LA NOSTRA STORIA
Anno Domini 1946
Le prime notizie storiche di Pianfiorito risalgono all’Anno Domini 1327, quando – il 15 febbraio – nel castello di Albugnano Niccolò Opizzo, prevosto della chiesa di Santa Maria di Vezzolano, investe Giacomo Opizzo di Pianfiorito di alcune vigne situate nel territorio del Feudo di Vezzolano. Oltre sei secoli dopo, esattamente nel 1946, Matteo Binello (per la famiglia Matlìn) e suo figlio Francesco approdano ad Albugnano e acquistano proprio le case e le terre di Pianfiorito. Originari di Priocca, i Binello – una famiglia di mezzadri – si erano dapprima trasferiti a Castagnito dove avevano acquistato terreni e iniziato il loro cammino di progresso. Francesco Binello (per la famiglia Cikin) e la moglie Rita decidono di rimanere con i tre figli Matteo, Simone e Virginia a Pianfiorito, ma debbono rimboccarsi le maniche per dare nuovo smalto a una struttura aziendale che avevano trovato in cattive condizioni. Lavorano sodo ai fabbricati e ai terreni, ristrutturando e realizzando nuovi impianti ispirati a sistemi innovativi. Cikin è per certi versi un conservatore e per altri un visionario: porta sulle colline del Nord Astigiano le tradizioni della sua terra: tra la perplessità generale impianta vigneti di Nebbiolo e introduce la coltura del pesco. Ma ne risulta un progetto di successo, addirittura premiato nell’annata agricola 1954/55 da un riconoscimento di ben 40.000 lire da parte del Ministero per l’Agricoltura maturato in un concorso sull’aumento della produttività nelle aziende agricole. La vocazione a produrre per il mercato porta le pesche di Pianfiorito a frequentare i mercati all’ingrosso di Genova, Milano e Torino. A Torino, in particolare, inizia la vendita delle pesche al mercato al dettaglio di Porta Palazzo con quel banco sotto la storica tettoia dei produttori come capita ancora adesso.
Anche il vino comincia ad avere il suo spazio privilegiato: Francesco non solo produce le uve, ma le vinifica e poi vende il vino, dapprima in damigiana e, poi, in una bottiglia sempre più riconoscibile.
Negli anni Sessanta a Pianfiorito arriva manodopera giovane grazie all’ingresso in azienda dei figli di Francesco, Simone e Matteo. L’obiettivo è quello di dare nuovo impulso all’azienda e così si riducono gli impianti di pesco, si potenziano i vigneti, si realizza una nuova cantina e la produzione vitivinicola segue schemi sempre più moderni, in particolare con la realizzazione delle prime bottiglie commercializzate con il marchio “Binello Francesco e Figli”.
A metà degli anni Settanta, Pianfiorito passa definitivamente a Simone e Matteo Binello, accompagnati dalle due mogli Maria e Marisa. Anche stavolta il cambio generazionale è prodigo di risultati: viene avviato un Piano di Sviluppo Rurale che in breve tempo porta al raddoppio della superficie aziendale, completa la ristrutturazione del cascinale e realizza un nuovo edificio per il ricovero di attrezzi e macchinari.
Attraverso una sapiente programmazione, Simone e Matteo impiantano 40 varietà di pesche a maturazione scalare suddivise tra pasta bianca e gialla, che coprono la stagionalità del frutto da giugno a ottobre; al loro fianco, creano nuovi impianti di albicocche e susine e avviano la coltura degli ortaggi per incrementare l’offerta verso il consumatore finale, che frequenta sempre di più il centro aziendale e lo spazio sul mercato di Porta Palazzo.
Anche il vigneto e la cantina sono in costante progresso, al punto che nel 1979 l’Azienda Agricola Pianfiorito dei Fratelli Simone e Matteo Binello viene insignita de “Il tralcio d’oro” dalla Camera di Commercio di Asti per il grande impulso dedicato al miglioramento della viticoltura.
Quanto al vino, Simone e Matteo avevano ancora un sogno nel cassetto: conferire al Nebbiolo prodotto su queste colline e generalmente venduto come “Nebbiolo di Albugnano” un adeguato livello di qualificazione. Così, nel 1996, grazie al lavoro di gruppo condotto da Simone e Matteo in sinergia con gli altri produttori della zona, viene riconosciuta la Denominazione di origine controllata “Albugnano”, un vino prodotto con il vitigno Nebbiolo nei comuni di Albugnano, Pino d’Asti, Passerano Marmorito e Castelnuovo Don Bosco.
A partire dal 1997, in azienda arrivano altre nuove leve: Franco e Claudia, i figli di Simone, e Andrea, il figlio di Matteo. Anche stavolta sono parecchie le novità portate dalla nuova generazione: grazie a Franco, agrotecnico, alle tradizionali produzioni in campo si affiancano le primizie prodotte in ambiente riscaldato; nel 2003, con l’apporto di Andrea, l’enologo dell’azienda, si amplia la cantina con una parte interrata per la maturazione e l’affinamento dei vini.
Intanto, l’afflusso sempre più numeroso di turisti e visitatori ispira la realizzazione dell’agriturismo di famiglia, dove Claudia e Marisa preparano i piatti della tradizione e del territorio, nel rispetto rigoroso della stagionalità delle materie prime e secondo i dettami di un ricco ricettario familiare.
Anche con questi passi, l’azienda ha ampliato i suoi orizzonti, pur rimanendo costantemente fedele all’impostazione originale.
Il presente e il futuro promettono ulteriori sviluppi, in particolare l’impegno a portare nelle dinamiche dell’azienda l’intero processo produttivo e di mercato di tutti i comparti nei quali Pianfiorito è impegnato, per far sì che l’intero il valore aggiunto si fermi nel patrimonio di famiglia.